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Geremia 32:1-8 Versione Diodati Riveduta (RDV24)

1. La parola che fu rivolta a Geremia dall'Eterno nel decimo anno di Sedekia, re di Giuda, che fu l'anno diciottesimo di Nebucadnetsar.

2. L'esercito del re di Babilonia assediava allora Gerusalemme, e il profeta Geremia era rinchiuso nel cortile della prigione ch'era nella casa del re di Giuda.

3. Ve l'aveva fatto rinchiudere Sedekia, re di Giuda, col dirgli: ‘Perché vai tu profetizzando dicendo: — Così parla l'Eterno: Ecco, io do questa città in man del re di Babilonia, ed ei la prenderà;

4. e Sedekia, re di Giuda, non scamperà dalle mani de' Caldei, ma sarà per certo dato in man del re di Babilonia, e parlerà con lui bocca a bocca, e lo vedrà faccia a faccia;

5. e Nebucadnetsar menerà Sedekia a Babilonia, ed egli resterà quivi finch'io lo visiti, dice l'Eterno; se combattete contro i Caldei voi non riuscirete a nulla’.

6. E Geremia disse: ‘La parola dell'Eterno m'è stata rivolta in questi termini:

7. Ecco, Hanameel, figliuolo di Shallum, tuo zio, viene da te per dirti: Còmprati il mio campo ch'è ad Anatoth, poiché tu hai diritto di riscatto per comprarlo’.

8. E Hanameel, figliuolo del mio zio, venne da me, secondo la parola dell'Eterno, nel cortile della prigione, e mi disse: Ti prego, compra il mio campo ch'è ad Anatoth, nel territorio di Beniamino; giacché tu hai il diritto di successione e il diritto di riscatto, compratelo!’ Allora riconobbi che questa era parola dell'Eterno.

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