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Genesi 41:47-57 Versione Diodati Riveduta (RDV24)

47. Durante i sette anni d'abbondanza, la terra produsse a piene mani;

48. e Giuseppe adunò tutti i viveri di quei sette anni che vennero nel paese d'Egitto, e ripose i viveri nelle città; ripose in ogni città i viveri del territorio circonvicino.

49. Così Giuseppe ammassò grano come la rena del mare; in così gran quantità, che si smise di contarlo, perch'era innumerevole.

50. Or avanti che venisse il primo anno della carestia, nacquero a Giuseppe due figliuoli, che Asenath figliuola di Potifera sacerdote di On gli partorì.

51. E Giuseppe chiamò il primogenito Manasse, perché, disse, ‘Iddio m'ha fatto dimenticare ogni mio affanno e tutta la casa di mio padre’.

52. E al secondo pose nome Efraim, perché, disse, ‘Iddio m'ha reso fecondo nel paese della mia afflizione’.

53. I sette anni d'abbondanza ch'erano stati nel paese d'Egitto, finirono;

54. e cominciarono a venire i sette anni della carestia, come Giuseppe avea detto. E ci fu carestia in tutti i paesi; ma in tutto il paese d'Egitto c'era del pane.

55. Poi la carestia si estese a tutto il paese d'Egitto, e il popolo gridò a Faraone per aver del pane. E Faraone disse a tutti gli Egiziani: ‘Andate da Giuseppe, e fate quello che vi dirà’.

56. La carestia era sparsa su tutta la superficie del paese, e Giuseppe aperse tutti i depositi e vendé grano agli Egiziani. E la carestia s'aggravò nel paese d'Egitto.

57. E da tutti i paesi si veniva in Egitto da Giuseppe per comprar del grano, perché la carestia era grave per tutta la terra.

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