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Genesi 32:11-18 Versione Diodati Riveduta (RDV24)

11. Liberami, ti prego, dalle mani di mio fratello, dalle mani di Esaù; perché io ho paura di lui e temo che venga e mi dia addosso, non risparmiando né madre né bambini.

12. E tu dicesti: Certo, io ti farò del bene, e farò diventare la tua progenie come la rena del mare, la quale non si può contare da tanta che ce n'è’.

13. Ed egli passò quivi quella notte; e di quello che avea sotto mano prese di che fare un dono al suo fratello Esaù:

14. duecento capre e venti capri, duecento pecore e venti montoni,

15. trenta cammelle allattanti coi loro parti, quaranta vacche e dieci tori, venti asine e dieci puledri.

16. E li consegnò ai suoi servi, gregge per gregge separatamente, e disse ai suoi servi: ‘Passate dinanzi a me, e fate che vi sia qualche intervallo fra gregge e gregge’.

17. E dette quest'ordine al primo: ‘Quando il mio fratello Esaù t'incontrerà e ti chiederà: Di chi sei? dove vai? a chi appartiene questo gregge che va dinanzi a te?

18. tu risponderai: Al tuo servo Giacobbe, è un dono inviato al mio signore Esaù; ed ecco, egli stesso vien dietro a noi’.

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