Antico Testamento

Nuovo Testamento

Ezechiele 33:24-31 Versione Diodati Riveduta (RDV24)

24. ‘Figliuol d'uomo, gli abitanti di quelle rovine, nel paese d'Israele, dicono: — Abrahamo era solo, eppure ebbe il possesso del paese; e noi siamo molti, il possesso del paese è dato a noi.

25. Perciò di' loro: Così parla il Signore, l'Eterno: Voi mangiate la carne col sangue, alzate gli occhi verso i vostri idoli, spargete il sangue, e possedereste il paese?

26. Voi v'appoggiate sulla vostra spada, commettete abominazioni, ciascun di voi contamina la moglie del prossimo, e possedereste il paese?

27. Di' loro così: Così parla il Signore, l'Eterno: Com'è vero ch'io vivo, quelli che stanno fra quelle ruine cadranno per la spada; quelli che son per i campi li darò in pasto alle bestie; e quelli che son nelle fortezze e nelle caserme morranno di peste!

28. E io ridurrò il paese in una desolazione, in un deserto; l'orgoglio della sua forza verrà meno, e i monti d'Israele saranno così desolati, che nessuno vi passerà più.

29. Ed essi conosceranno che io sono l'Eterno, quando avrò ridotto il paese in una desolazione, in un deserto, per tutte le abominazioni che hanno commesse.

30. E quant'è a te, figliuol d'uomo, i figliuoli del tuo popolo discorrono di te presso le mura e sulle porte delle case; e parlano l'uno con l'altro e ognuno col suo fratello, e dicono: — Venite dunque ad ascoltare qual è la parola che procede dall'Eterno! —

31. E vengon da te come fa la folla, e il mio popolo si siede davanti a te, e ascolta le tue parole, ma non le mette in pratica; perché, con la bocca fa mostra di molto amore, ma il suo cuore va dietro la cupidigia.

Leggi il capitolo completo Ezechiele 33