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Ezechiele 33:10-16 Versione Diodati Riveduta (RDV24)

10. E tu, figliuol d'uomo, di' alla casa d'Israele: Voi dite così: — Le nostre trasgressioni e i nostri peccati sono su noi, e a motivo d'essi noi languiamo: come potremmo noi vivere? —

11. Di' loro: Com'è vero ch'io vivo, dice il Signore, l'Eterno, io non mi compiaccio della morte dell'empio, ma che l'empio si converta dalla sua via e viva; convertitevi, convertitevi dalle vostre vie malvage! E perché morreste voi, o casa d'Israele?

12. E tu, figliuol d'uomo, di' ai figliuoli del tuo popolo: La giustizia del giusto non lo salverà nel giorno della sua trasgressione; e l'empio non cadrà per la sua empietà nel giorno in cui si sarà ritratto dalla sua empietà; nello stesso modo che il giusto non potrà vivere per la sua giustizia nel giorno in cui peccherà.

13. Quand'io avrò detto al giusto che per certo egli vivrà, s'egli confida nella propria giustizia e commette l'iniquità, tutti i suoi atti giusti non saranno più ricordati, e morrà per l'iniquità che avrà commessa.

14. E quando avrò detto all'empio: — Per certo tu morrai, — s'egli si ritrae dal suo peccato e pratica ciò ch'è conforme al diritto e alla giustizia,

15. se rende il pegno, se restituisce ciò che ha rapito, se cammina secondo i precetti che dànno la vita, senza commettere l'iniquità, per certo egli vivrà, non morrà;

16. tutti i peccati che ha commessi non saranno più ricordati contro di lui; egli ha praticato ciò ch'è conforme al diritto ed alla giustizia; per certo vivrà.

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