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Esdra 8:18-25 Versione Diodati Riveduta (RDV24)

18. E siccome la benefica mano del nostro Dio era su noi, ci menarono Scerebia, uomo intelligente, dei figliuoli di Mahli, figliuolo di Levi, figliuolo d'Israele, e con lui i suoi figliuoli e i suoi fratelli; in numero di diciotto;

19. Hashabia, e con lui Isaia, dei figliuoli di Merari, i suoi fratelli e i suoi figliuoli, in numero di venti;

20. e dei Nethinei, che Davide e i capi aveano messo al servizio de' Leviti, duecentoventi Nethinei, tutti quanti designati per nome.

21. E colà, presso il fiume Ahava, io bandii un digiuno per umiliarci nel cospetto del nostro Dio, per chiedergli un buon viaggio per noi, per i nostri bambini, e per tutto quello che ci apparteneva;

22. perché, io mi vergognavo di chiedere al re una scorta armata e de' cavalieri per difenderci per istrada dal nemico, giacché avevamo detto al re: ‘La mano del nostro Dio assiste tutti quelli che lo cercano; ma la sua potenza e la sua ira sono contro tutti quelli che l'abbandonano’.

23. Così digiunammo e invocammo il nostro Dio a questo proposito, ed egli ci esaudì.

24. Allora io separai dodici dei capi sacerdoti: Scerebia, Hashabia e dieci dei loro fratelli,

25. e pesai loro l'argento, l'oro, gli utensili, ch'eran l'offerta fatta per la casa del nostro Dio dal re, dai suoi consiglieri, dai suoi capi, e da tutti quei d'Israele che si trovan colà.

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