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Deuteronomio 31:9-27 Versione Diodati Riveduta (RDV24)

9. E Mosè scrisse questa legge e la diede ai sacerdoti figliuoli di Levi che portano l'arca del patto dell'Eterno, e a tutti gli anziani d'Israele.

10. Mosè diede loro quest'ordine: ‘Alla fine d'ogni settennio, al tempo dell'anno di remissione, alla festa delle Capanne,

11. quando tutto Israele verrà a presentarsi davanti all'Eterno, al tuo Dio, nel luogo ch'egli avrà scelto, leggerai questa legge dinanzi a tutto Israele, in guisa ch'egli l'oda.

12. Radunerai il popolo, uomini, donne, bambini, con lo straniero che sarà entro le tue porte, affinché odano, imparino a temere l'Eterno, il vostro Dio, e abbiano cura di mettere in pratica tutte le parole di questa legge.

13. E i loro figliuoli, che non ne avranno ancora avuto conoscenza, l'udranno e impareranno a temer l'Eterno, il vostro Dio, tutto il tempo che vivrete nel paese del quale voi andate a prender possesso, passando il Giordano’.

14. E l'Eterno disse a Mosè: ‘Ecco, il giorno della tua morte s'avvicina; chiama Giosuè, e presentatevi nella tenda di convegno perch'io gli dia i miei ordini’. Mosè e Giosuè dunque andarono e si presentarono nella tenda di convegno.

15. L'Eterno apparve, nella tenda, in una colonna di nuvola; e la colonna di nuvola si fermò all'ingresso della tenda.

16. E l'Eterno disse a Mosè: ‘Ecco, tu stai per addormentarti coi tuoi padri; e questo popolo si leverà e si prostituirà, andando dietro agli dèi stranieri del paese nel quale va a stare; e mi abbandonerà, e violerà il mio patto che io ho fermato con lui.

17. In quel giorno, l'ira mia s'infiammerà contro a lui; e io li abbandonerò, nasconderò loro la mia faccia, e saranno divorati, e molti mali e molte angosce cadranno loro addosso; talché in quel giorno diranno: Questi mali non ci son eglino caduti addosso perché il nostro Dio non è in mezzo a noi?

18. E io, in quel giorno, nasconderò del tutto la mia faccia a cagione di tutto il male che avranno fatto, rivolgendosi ad altri dèi.

19. Scrivetevi dunque questo cantico, e insegnatelo ai figliuoli d'Israele; mettetelo loro in bocca, affinché questo cantico mi serva di testimonio contro i figliuoli d'Israele.

20. Quando li avrò introdotti nel paese che promisi ai padri loro con giuramento, paese ove scorre il latte e il miele, ed essi avranno mangiato, si saranno saziati e ingrassati, e si saranno rivolti ad altri dèi per servirli, e avranno sprezzato me e violato il mio patto,

21. e quando molti mali e molte angosce saran piombati loro addosso, allora questo cantico leverà la sua voce contro di loro, come un testimonio; poiché esso non sarà dimenticato, e rimarrà sulle labbra dei loro posteri; giacché io conosco quali siano i pensieri ch'essi concepiscono, anche ora, prima ch'io li abbia introdotti nel paese che giurai di dar loro’.

22. Così Mosè scrisse quel giorno questo cantico, e lo insegnò ai figliuoli d'Israele.

23. Poi l'Eterno dette i suoi ordini a Giosuè, figliuolo di Nun, e gli disse: ‘Sii forte e fatti animo, poiché tu sei quello che introdurrai i figliuoli d'Israele nel paese che giurai di dar loro; e io sarò teco’.

24. E quando Mosè ebbe finito di scrivere in un libro tutte quante le parole di questa legge,

25. diede quest'ordine ai Leviti che portavano l'arca del patto dell'Eterno:

26. ‘Prendete questo libro della legge e mettetelo allato all'arca del patto dell'Eterno, ch'è il vostro Dio; e quivi rimanga come testimonio contro di te;

27. perché io conosco il tuo spirito ribelle e la durezza del tuo collo. Ecco, oggi, mentre sono ancora vivente tra voi, siete stati ribelli contro l'Eterno; quanto più lo sarete dopo la mia morte!

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