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Daniele 6:18-28 Versione Diodati Riveduta (RDV24)

18. Allora il re se ne andò al suo palazzo, e passò la notte in digiuno; non si fece venire alcuna concubina e il sonno fuggì da lui.

19. Poi il re si levò la mattina di buon'ora, appena fu giorno, e si recò in fretta alla fossa de' leoni.

20. E come fu vicino alla fossa, chiamò Daniele con voce dolorosa, e il re prese a dire a Daniele: ‘Daniele, servo dell'Iddio vivente! Il tuo Dio, che tu servi del continuo, t'ha egli potuto liberare dai leoni?’

21. Allora Daniele disse al re: ‘O re, possa tu vivere in perpetuo!

22. Il mio Dio ha mandato il suo angelo e ha chiuso la bocca de' leoni che non m'hanno fatto alcun male, perché io sono stato trovato innocente nel suo cospetto; e anche davanti a te, o re, non ho fatto alcun male’.

23. Allora il re fu ricolmo di gioia, e ordinò che Daniele fosse tratto fuori dalla fossa; e Daniele fu tratto fuori dalla fossa, e non si trovò su di lui lesione di sorta, perché s'era confidato nel suo Dio.

24. E per ordine del re furon menati quegli uomini che avevano accusato Daniele, e furon gettati nella fossa de' leoni, essi, i loro figliuoli e le loro mogli; e non erano ancora giunti in fondo alla fossa, che i leoni furono loro addosso, e fiaccaron loro tutte le ossa.

25. Allora il re Dario scrisse a tutti i popoli, a tutte le nazioni e lingue che abitavano su tutta la terra: ‘La vostra pace abbondi!

26. Io decreto che in tutto il dominio del mio regno si tema e si tremi nel cospetto dell'Iddio di Daniele; perch'egli è l'Iddio vivente, che sussiste in eterno; il suo regno non sarà mai distrutto, e il suo dominio durerà sino alla fine.

27. Egli libera e salva, e opera segni e prodigi in cielo e in terra; egli è quei che ha liberato Daniele dalle branche dei leoni’.

28. E questo Daniele prosperò sotto il regno di Dario, e sotto il regno di Ciro, il Persiano.

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