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2 Samuele 12:7-20 Versione Diodati Riveduta (RDV24)

7. Allora Nathan disse a Davide: ‘Tu sei quell'uomo! Così dice l'Eterno, l'Iddio d'Israele: — Io t'ho unto re d'Israele e t'ho liberato dalle mani di Saul,

8. t'ho dato la casa del tuo signore, e ho messo nelle tue braccia le donne del tuo signore; t'ho dato la casa d'Israele e di Giuda; e, se questo era troppo poco, io v'avrei aggiunto anche dell'altro.

9. Perché dunque hai tu disprezzata la parola dell'Eterno, facendo ciò ch'è male agli occhi suoi? Tu hai fatto morire colla spada Uria lo Hitteo, hai preso per tua moglie la moglie sua, e hai ucciso lui con la spada dei figliuoli di Ammon.

10. Or dunque la spada non si allontanerà mai dalla tua casa, giacché tu m'hai disprezzato hai preso per tua moglie la moglie di Uria lo Hitteo.

11. Così dice l'Eterno: Ecco, io sto per suscitare contro di te la sciagura dalla tua stessa casa, e prenderò le tue mogli sotto i tuoi occhi per darle a un tuo prossimo, che si giacerà con esse in faccia a questo sole;

12. poiché tu l'hai fatto in segreto; ma io farò questo davanti a tutto Israele e in faccia al sole’.

13. Allora Davide disse a Nathan: ‘Ho peccato contro l'Eterno’. E Nathan rispose a Davide: ‘E l'Eterno ha perdonato il tuo peccato; tu non morrai.

14. Nondimeno, siccome facendo così tu hai data ai nemici dell'Eterno ampia occasione di bestemmiare, il figliuolo che t'è nato dovrà morire’. Nathan se ne tornò a casa sua.

15. E l'Eterno colpì il bambino che la moglie di Uria avea partorito a Davide, ed esso cadde gravemente ammalato.

16. Davide quindi fece supplicazioni a Dio per il bambino, e digiunò; poi venne e passò la notte giacendo per terra.

17. Gli anziani della sua casa insistettero presso di lui perch'egli si levasse da terra; ma egli non volle, e rifiutò di prender cibo con essi.

18. Or avvenne che il settimo giorno il bambino morì; e i servi di Davide temevano di fargli sapere che il bambino era morto; poiché dicevano: ‘Ecco, quando il bambino era ancora vivo, noi gli abbiam parlato ed egli non ha dato ascolto alle nostre parole; come faremo ora a dirgli che il bambino è morto? Egli andrà a qualche estremo’.

19. Ma Davide, vedendo che i suoi servi bisbigliavano fra loro, comprese che il bambino era morto; e disse ai suoi servi: ‘È morto il bambino?’ Quelli risposero: ‘È morto’.

20. Allora Davide si alzò da terra, si lavò, si unse e si mutò le vesti; poi andò nella casa dell'Eterno e vi si prostrò; e tornato a casa sua, chiese che gli portassero da mangiare, e mangiò.

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