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2 Samuele 12:15-29 Versione Diodati Riveduta (RDV24)

15. E l'Eterno colpì il bambino che la moglie di Uria avea partorito a Davide, ed esso cadde gravemente ammalato.

16. Davide quindi fece supplicazioni a Dio per il bambino, e digiunò; poi venne e passò la notte giacendo per terra.

17. Gli anziani della sua casa insistettero presso di lui perch'egli si levasse da terra; ma egli non volle, e rifiutò di prender cibo con essi.

18. Or avvenne che il settimo giorno il bambino morì; e i servi di Davide temevano di fargli sapere che il bambino era morto; poiché dicevano: ‘Ecco, quando il bambino era ancora vivo, noi gli abbiam parlato ed egli non ha dato ascolto alle nostre parole; come faremo ora a dirgli che il bambino è morto? Egli andrà a qualche estremo’.

19. Ma Davide, vedendo che i suoi servi bisbigliavano fra loro, comprese che il bambino era morto; e disse ai suoi servi: ‘È morto il bambino?’ Quelli risposero: ‘È morto’.

20. Allora Davide si alzò da terra, si lavò, si unse e si mutò le vesti; poi andò nella casa dell'Eterno e vi si prostrò; e tornato a casa sua, chiese che gli portassero da mangiare, e mangiò.

21. I suoi servi gli dissero: ‘Che cosa fai? Quando il bambino era vivo ancora, tu digiunavi e piangevi; e ora ch'è morto, ti alzi e mangi!’

22. Egli rispose: ‘Quando il bambino era vivo ancora, digiunavo e piangevo, perché dicevo: — Chi sa che l'Eterno non abbia pietà di me e il bambino non resti in vita? — Ma ora ch'egli è morto, perché digiunerei?

23. Posso io farlo ritornare? Io me ne andrò a lui, ma egli non ritornerà a me!’

24. Poi Davide consolò Bath-Sheba sua moglie, entrò da lei e si giacque con essa; ed ella partorì un figliuolo, al quale egli pose nome Salomone.

25. L'Eterno amò Salomone e mandò il profeta Nathan che gli pose nome Iedidia, a motivo dell'amore che l'Eterno gli portava.

26. Or Joab assediò Rabba dei figliuoli di Ammon, s'impadronì della città reale,

27. e inviò dei messi a Davide per dirgli: ‘Ho assalito Rabba e mi son già impossessato della città delle acque.

28. Or dunque raduna il rimanente del popolo, accampati contro la città, e prendila, affinché, prendendola io, non abbia a portare il mio nome’.

29. Davide radunò tutto il popolo, si mosse verso Rabba, l'assalì e la prese;

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