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2 Re 1:4-16 Versione Diodati Riveduta (RDV24)

4. Perciò, così dice l'Eterno: — Tu non scenderai dal letto sul quale sei salito, ma per certo morrai’. — Ed Elia se ne andò.

5. I messi tornarono ad Achazia, il quale disse loro: ‘Perché siete tornati?’

6. E quelli risposero: ‘Un uomo ci è venuto incontro, e ci ha detto: Andate, tornate dal re che vi ha mandati, e ditegli: Così dice l'Eterno: — È forse perché non v'è alcun Dio in Israele che tu mandi a consultare Baal-Zebub, dio di Ekron? Perciò, non scenderai dal letto sul quale sei salito, ma per certo morrai’. —

7. Ed Achazia chiese loro: ‘Com'era l'uomo che vi è venuto incontro e vi ha detto coteste parole?’

8. Quelli gli risposero: ‘Era un uomo vestito di pelo, con una cintola di cuoio intorno ai fianchi’. E Achazia disse: ‘È Elia il Tishbita!’

9. Allora mandò un capitano di cinquanta uomini con la sua compagnia ad Elia; quegli salì e trovò Elia che stava seduto in cima al monte. Il capitano gli disse: ‘O uomo di Dio, il re dice: — Scendi!’ —

10. Elia rispose e disse al capitano dei cinquanta: ‘Se io sono un uomo di Dio, scenda del fuoco dal cielo, e consumi te e i tuoi cinquanta uomini!’ E dal cielo scese del fuoco che consumò lui e i suoi cinquanta uomini.

11. Achazia mandò di nuovo un altro capitano di cinquanta uomini con la sua compagnia, il quale si rivolse ad Elia e gli disse: ‘O uomo di Dio, il re dice così: Fa' presto, scendi!’

12. Elia rispose e disse loro: ‘Se io sono un uomo di Dio, scenda del fuoco dal cielo, e consumi te e i tuoi cinquanta uomini’. E dal cielo scese il fuoco di Dio che consumò lui e i suoi cinquanta.

13. Achazia mandò di nuovo un terzo capitano di cinquanta uomini con la sua compagnia. Questo terzo capitano di cinquanta uomini salì da Elia; e, giunto presso a lui, gli si gittò davanti in ginocchio, e lo supplicò, dicendo: ‘O uomo di Dio, ti prego, la mia vita e la vita di questi cinquanta tuoi servi sia preziosa agli occhi tuoi!

14. Ecco che del fuoco è sceso dal cielo, e ha consumato i due primi capitani di cinquanta uomini con le loro compagnie; ma ora sia la vita mia preziosa agli occhi tuoi’.

15. E l'angelo dell'Eterno disse ad Elia: ‘Scendi con lui; non aver timore di lui’. Elia dunque si levò, scese col capitano, andò dal re, e gli disse:

16. ‘Così dice l'Eterno: — Poiché tu hai spediti de' messi a consultar Baal-Zebub, dio d'Ekron, quasi che non ci fosse in Israele alcun Dio da poter consultare, perciò tu non scenderai dal letto sul quale sei salito, ma per certo morrai’. —

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