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2 Cronache 6:1-12 Versione Diodati Riveduta (RDV24)

1. Allora Salomone disse: ‘L'Eterno ha dichiarato che abiterebbe nella oscurità!

2. E io t'ho costruito una casa per tua abitazione, un luogo ove tu dimorerai in perpetuo!’

3. Poi il re voltò la faccia, e benedisse tutta la raunanza d'Israele; e tutta la raunanza d'Israele stava in piedi.

4. E disse: ‘Benedetto sia l'Eterno, l'Iddio d'Israele, il quale di sua propria bocca parlò a Davide mio padre, e con la sua potenza ha adempito quel che avea dichiarato dicendo:

5. — Dal giorno che trassi il mio popolo d'Israele dal paese d'Egitto, io non scelsi alcuna città, fra tutte le tribù d'Israele, per edificarvi una casa, ove il mio nome dimorasse; e non scelsi alcun uomo perché fosse principe del mio popolo d'Israele;

6. ma ho scelto Gerusalemme perché il mio nome vi dimori, e ho scelto Davide per regnare sul mio popolo d'Israele. —

7. Or Davide, mio padre, ebbe in cuore di costruire una casa al nome dell'Eterno, dell'Iddio d'Israele;

8. ma l'Eterno disse a Davide mio padre: — Quanto all'aver tu avuto in cuore di costruire una casa al mio nome, hai fatto bene ad aver questo in cuore;

9. però, non sarai tu che edificherai la casa; ma il tuo figliuolo che uscirà dalle tue viscere, sarà quegli che costruirà la casa al mio nome. —

10. E l'Eterno ha adempita la parola che avea pronunziata; ed io son sorto in luogo di Davide mio padre, e mi sono assiso sul trono d'Israele, come l'Eterno aveva annunziato, ed ho costruita la casa al nome dell'Eterno, dell'Iddio d'Israele.

11. E quivi ho posto l'arca nella quale è il patto dell'Eterno: il patto ch'egli fermò coi figliuoli d'Israele’.

12. Poi Salomone si pose davanti all'altare dell'Eterno, in presenza di tutta la raunanza d'Israele, e stese le sue mani.

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