Antico Testamento

Nuovo Testamento

2 Cronache 32:23-31 Versione Diodati Riveduta (RDV24)

23. E molti portarono a Gerusalemme delle offerte all'Eterno, e degli oggetti preziosi a Ezechia, re di Giuda, il quale, da allora, sorse in gran considerazione agli occhi di tutte le nazioni.

24. In quel tempo, Ezechia fu malato a morte; egli pregò l'Eterno, e l'Eterno gli parlò, e gli concesse un segno.

25. Ma Ezechia non fu riconoscente del beneficio che avea ricevuto; giacché il suo cuore s'inorgoglì, e l'ira dell'Eterno si volse contro di lui, contro Giuda e contro Gerusalemme.

26. Nondimeno Ezechia si umiliò dell'essersi inorgoglito in cuor suo: tanto egli, quanto gli abitanti di Gerusalemme; perciò l'ira dell'Eterno non venne sopra loro durante la vita d'Ezechia.

27. Ezechia ebbe immense ricchezze e grandissima gloria: e si fece de' tesori per riporvi argento, oro, pietre preziose, aromi, scudi, ogni sorta d'oggetti di valore;

28. de' magazzini per i prodotti di grano, vino, olio; delle stalle per ogni sorta di bestiame, e degli ovili per le pecore.

29. Si edificò delle città, ed ebbe greggi a mandre in abbondanza, perché Dio gli avea dato dei beni in gran copia.

30. Ezechia fu quegli che turò la sorgente superiore delle acque di Ghihon, che condusse giù direttamente, dal lato occidentale della città di Davide. Ezechia riuscì felicemente in tutte le sue imprese.

31. Nondimeno, quando i capi di Babilonia gl'inviarono de' messi per informarsi del prodigio ch'era avvenuto nel paese, Iddio lo abbandonò, per metterlo alla prova, affin di conoscere tutto quello ch'egli aveva in cuore.

Leggi il capitolo completo 2 Cronache 32