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1 Samuele 9:20-27 Versione Diodati Riveduta (RDV24)

20. E quanto alle asine smarrite tre giorni fa, non dartene pensiero, perché son trovate. E per chi è tutto quello che v'è di desiderabile in Israele? Non è esso per te e per tutta la casa di tuo padre?’

21. Saul, rispondendo, disse: ‘Non son io un Beniaminita? di una delle più piccole tribù d'Israele? La mia famiglia non è essa la più piccola fra tutte le famiglie della tribù di Beniamino? Perché dunque mi parli a questo modo?’

22. Samuele prese Saul e il suo servo, li introdusse nella sala e li fe' sedere in capo di tavola fra i convitati, ch'eran circa trenta persone.

23. E Samuele disse al cuoco: ‘Porta qua la porzione che t'ho data, e della quale t'ho detto: Tienla in serbo presso di te’.

24. Il cuoco allora prese la coscia e ciò che v'aderiva, e la mise davanti a Saul. E Samuele disse: ‘Ecco ciò ch'è stato tenuto in serbo; mettitelo dinanzi e mangia, poiché è stato serbato apposta per te quand'ho invitato il popolo’. Così Saul, quel giorno, mangiò con Samuele.

25. Poi scesero dall'alto luogo in città, e Samuele s'intrattenne con Saul sul terrazzo.

26. L'indomani si alzarono presto; allo spuntar dell'alba, Samuele chiamò Saul sul terrazzo, e gli disse: ‘Vieni, ch'io ti lasci partire’. Saul s'alzò, e uscirono fuori ambedue, egli e Samuele.

27. Quando furon discesi all'estremità della città, Samuele disse a Saul: ‘Di' al servo che passi, e vada innanzi a noi (e il servo passò); ma tu adesso fermati, ed io ti farò udire la parola di Dio’.

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