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1 Samuele 25:5-13 Versione Diodati Riveduta (RDV24)

5. gli mandò dieci giovani, ai quali disse: ‘Salite a Carmel, andate da Nabal, salutatelo a nome mio,

6. e dite così: Salute! pace a te, pace alla tua casa, e pace a tutto quello che t'appartiene!

7. Ho saputo che tu hai i tosatori; ora, i tuoi pastori sono stati con noi, e noi non abbiam fatto loro alcun oltraggio, e nulla è stato loro portato via per tutto il tempo che sono stati a Carmel.

8. Domandane ai tuoi servi, e te lo diranno. Trovin dunque questi giovani grazia agli occhi tuoi, giacché siam venuti in giorno di gioia; e da', ti prego, ai tuoi servi e al tuo figliuolo Davide ciò che avrai fra mano’.

9. Quando i giovani di Davide arrivarono, ripeterono a Nabal tutte queste parole in nome di Davide, poi si tacquero.

10. Ma Nabal rispose ai servi di Davide, dicendo: ‘Chi è Davide? E chi e il figliuolo d'Isai? Sono molti, oggi, i servi che scappano dai loro padroni;

11. e prenderei io il mio pane, la mia acqua e la carne che ho macellata pei miei tosatori, per darli a gente che non so donde venga?’

12. I giovani ripresero la loro strada, tornarono, e andarono a riferire a Davide tutte queste parole.

13. Allora Davide disse ai suoi uomini: ‘Ognun di voi si cinga la sua spada’. Ognuno si cinse la sua spada, e Davide pure si cinse la sua, e saliron dietro a Davide circa quattrocento uomini; duecento rimasero presso il bagaglio.

Leggi il capitolo completo 1 Samuele 25