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1 Samuele 15:10-19 Versione Diodati Riveduta (RDV24)

10. Allora la parola dell'Eterno fu rivolta a Samuele, dicendo:

11. ‘Io mi pento d'aver stabilito re Saul, perché si e sviato da me, e non ha eseguito i miei ordini’. Samuele ne fu irritato, e gridò all'Eterno tutta la notte.

12. Poi si levò la mattina di buon'ora e andò incontro a Saul; e vennero a dire a Samuele: ‘Saul e andato a Carmel, ed ecco che vi s'è eretto un trofeo; poi se n'è ritornato e, passando più lungi, è sceso a Ghilgal’.

13. Samuele si recò da Saul; e Saul gli disse: ‘Benedetto sii tu dall'Eterno! Io ho eseguito l'ordine dell'Eterno’.

14. E Samuele disse: ‘Che è dunque questo belar di pecore che mi giunge agli orecchi, e questo muggir di buoi che sento?’

15. Saul rispose: ‘Son bestie menate dal paese degli Amalekiti; perché il popolo ha risparmiato il meglio delle pecore e de' buoi per farne de' sacrifizi all'Eterno, al tuo Dio; il resto, però, l'abbiam votato allo sterminio’.

16. Allora Samuele disse a Saul: ‘Basta! Io t'annunzierò quel che l'Eterno m'ha detto stanotte!’ E Saul gli disse: ‘Parla’.

17. E Samuele disse: ‘Non è egli vero che quando ti reputavi piccolo sei divenuto capo delle tribù d'Israele, e l'Eterno t'ha unto re d'Israele?

18. L'Eterno t'avea dato una missione, dicendo: — Va', vota allo sterminio que' peccatori d'Amalekiti, e fa' loro guerra finché siano sterminati. —

19. E perché dunque non hai ubbidito alla voce dell'Eterno? perché ti sei gettato sul bottino, e hai fatto ciò ch'è male agli occhi dell'Eterno?’

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