13. Gionathan salì, arrampicandosi con le mani e coi piedi, seguito dal suo scudiero. E i Filistei caddero dinanzi a Gionathan; e lo scudiero dietro a lui dava loro la morte.
14. In questa prima disfatta, inflitta da Gionathan e dal suo scudiero, caddero circa venti uomini, sullo spazio di circa la metà di un iugero di terra.
15. E lo spavento si sparse nell'accampamento, nella campagna e fra tutto il popolo; la guarnigione e i guastatori furono anch'essi spaventati; il paese tremò; fu uno spavento di Dio.
16. Le sentinelle di Saul a Ghibea di Beniamino guardarono ed ecco che la moltitudine si sbandava e fuggiva di qua e di là.
17. Allora Saul disse alla gente ch'era con lui: ‘Fate la rassegna, e vedete chi se n'è andato da noi’. E, fatta la rassegna, ecco che mancavano Gionathan e il suo scudiero.
18. E Saul disse ad Ahia: ‘Fa' accostare l'arca di Dio!’ Poiché l'arca di Dio era allora coi figliuoli d'Israele.
19. E mentre Saul parlava col sacerdote, il tumulto andava aumentando nel campo de' Filistei; e Saul disse al sacerdote: ‘Ritira la mano!’
20. Poi Saul e tutto il popolo ch'era con lui si radunarono e s'avanzarono fino al luogo della battaglia; ed ecco che la spada dell'uno era rivolta contro l'altro, e la confusione era grandissima.
21. Or gli Ebrei, che già prima si trovavan coi Filistei ed eran saliti con essi al campo dal paese d'intorno, fecero voltafaccia e s'unirono anch'essi con gl'Israeliti ch'erano con Saul e con Gionathan.
22. E parimente tutti gl'Israeliti che s'eran nascosti nella contrada montuosa di Efraim, quand'udirono che i Filistei fuggivano, si misero anch'essi a inseguirli da presso, combattendo.
23. In quel giorno l'Eterno salvò Israele, e la battaglia s'estese fin oltre Beth-Aven.
24. Or gli uomini d'Israele, in quel giorno, erano sfiniti; ma Saul fece fare al popolo questo giuramento: ‘Maledetto l'uomo che toccherà cibo prima di sera, prima ch'io mi sia vendicato de' miei nemici’. E nessuno del popolo toccò cibo.
25. Or tutto il popolo giunse a una foresta, dove c'era del miele per terra.
26. E come il popolo fu entrato nella foresta, vide il miele che colava; ma nessuno si portò la mano alla bocca, perché il popolo rispettava il giuramento.
27. Ma Gionathan non avea sentito quando suo padre avea fatto giurare il popolo; e stese la punta del bastone che teneva in mano, la intinse nel miele che colava, portò la mano alla bocca, e gli si rischiarò la vista.
28. Uno del popolo, rivolgendosi a lui, gli disse: ‘Tuo padre ha espressamente fatto fare al popolo questo giuramento: Maledetto l'uomo che toccherà oggi cibo; e il popolo è estenuato’.
29. Allora Gionathan disse: ‘Mio padre ha recato un danno al paese; vedete come l'aver gustato un po' di questo miele m'ha rischiarato la vista!