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1 Re 2:4-24 Versione Diodati Riveduta (RDV24)

4. e dovunque tu ti volga, e affinché l'Eterno adempia la parola da lui pronunciata a mio riguardo quando disse: — Se i tuoi figliuoli veglieranno sulla loro condotta camminando nel mio cospetto con fedeltà, con tutto il loro cuore e con tutta l'anima loro, non ti mancherà mai qualcuno che segga sul trono d'Israele. —

5. Sai anche tu quel che m'ha fatto Joab, figliuolo di Tseruia, quel che ha fatto ai due capi degli eserciti d'Israele, ad Abner figliuolo di Ner, e ad Amasa, figliuolo di Jether, i quali egli uccise, spargendo in tempo di pace sangue di guerra, e macchiando di sangue la cintura che portava ai fianchi e i calzari che portava ai piedi.

6. Agisci dunque secondo la tua saviezza, e non lasciare la sua canizie scendere in pace nel soggiorno de' morti.

7. Ma tratta con bontà i figliuoli di Barzillai il Galaadita, e siano fra quelli che mangiano alla tua mensa; poiché così anch'essi mi trattarono quando vennero a me, allorch'io fuggivo d'innanzi ad Absalom tuo fratello.

8. Ed ecco, tu hai vicino a te Scimei, figliuolo di Ghera, il Beniaminita, di Bahurim, il quale proferì contro di me una maledizione atroce il giorno che andavo a Mahanaim. Ma egli scese ad incontrarmi verso il Giordano, e io gli giurai per l'Eterno che non lo farei morire di spada. —

9. Ma ora non lo lasciare impunito; poiché sei savio per conoscere quel che tu debba fargli, e farai scendere tinta di sangue la sua canizie nel soggiorno de' morti’.

10. E Davide s'addormentò coi suoi padri, e fu sepolto nella città di Davide.

11. Il tempo che Davide regnò sopra Israele fu di quarant'anni: regnò sette anni a Hebron e trentatre anni a Gerusalemme.

12. E Salomone si assise sul trono di Davide suo padre, e il suo regno fu saldamente stabilito.

13. Or Adonija, figliuolo di Hagghith, venne da Bath-Sceba, madre di Salomone. Questa gli disse: ‘Vieni tu con intenzioni pacifiche?’ Egli rispose: ‘Sì, pacifiche’.

14. Poi aggiunse: ‘Ho da dirti una parola’. Quella rispose: ‘Di' pure’.

15. Ed egli disse: ‘Tu sai che il regno mi apparteneva, e che tutto Israele mi considerava come suo futuro re; ma il regno è stato trasferito e fatto passare a mio fratello, perché glielo ha dato l'Eterno.

16. Or dunque io ti domando una cosa; non me la rifiutare’. Ella rispose: ‘Di' pure’.

17. Ed egli disse: ‘Ti prego, di' al re Salomone, il quale nulla ti negherà, che mi dia Abishag la Sunamita per moglie’.

18. Bath-Sceba rispose: ‘Sta bene, parlerò al re in tuo favore’.

19. Bath-Sceba dunque si recò dal re Salomone per parlargli in favore di Adonija. Il re si alzò per andarle incontro, le s'inchinò, poi si pose a sedere sul suo trono, e fece mettere un altro trono per sua madre, la quale si assise alla sua destra.

20. Ella gli disse: ‘Ho una piccola cosa da chiederti; non me la negare’. Il re rispose: ‘Chiedila pure, madre mia; io non te la negherò’.

21. Ed ella: ‘Diasi Abishag la Sunamita al tuo fratello Adonija per moglie’.

22. Il re Salomone, rispondendo a sua madre, disse: ‘E perché chiedi tu Abishag la Sunamita per Adonija? Chiedi piuttosto il regno per lui, giacché egli è mio fratello maggiore; chiedilo per lui, per il sacerdote Abiathar e per Joab, figliuolo di Tseruia!’

23. Allora il re Salomone giurò per l'Eterno, dicendo: ‘Iddio mi tratti con tutto il suo rigore, se Adonija non ha proferito questa parola a costo della sua vita!

24. Ed ora, com'è vero che vive l'Eterno, il quale m'ha stabilito, m'ha fatto sedere sul trono di Davide mio padre, e m'ha fondato una casa come avea promesso, oggi Adonija sarà messo a morte!’

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