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1 Re 2:19-32 Versione Diodati Riveduta (RDV24)

19. Bath-Sceba dunque si recò dal re Salomone per parlargli in favore di Adonija. Il re si alzò per andarle incontro, le s'inchinò, poi si pose a sedere sul suo trono, e fece mettere un altro trono per sua madre, la quale si assise alla sua destra.

20. Ella gli disse: ‘Ho una piccola cosa da chiederti; non me la negare’. Il re rispose: ‘Chiedila pure, madre mia; io non te la negherò’.

21. Ed ella: ‘Diasi Abishag la Sunamita al tuo fratello Adonija per moglie’.

22. Il re Salomone, rispondendo a sua madre, disse: ‘E perché chiedi tu Abishag la Sunamita per Adonija? Chiedi piuttosto il regno per lui, giacché egli è mio fratello maggiore; chiedilo per lui, per il sacerdote Abiathar e per Joab, figliuolo di Tseruia!’

23. Allora il re Salomone giurò per l'Eterno, dicendo: ‘Iddio mi tratti con tutto il suo rigore, se Adonija non ha proferito questa parola a costo della sua vita!

24. Ed ora, com'è vero che vive l'Eterno, il quale m'ha stabilito, m'ha fatto sedere sul trono di Davide mio padre, e m'ha fondato una casa come avea promesso, oggi Adonija sarà messo a morte!’

25. E il re Salomone mandò Benaia, figliuolo di Jehoiada il quale s'avventò addosso ad Adonija sì che morì.

26. Poi il re disse al sacerdote Abiathar: ‘Vattene ad Anatoth, nelle tue terre, poiché tu meriti la morte; ma io non ti farò morire oggi, perché portasti davanti a Davide mio padre l'arca del Signore, dell'Eterno, e perché partecipasti a tutte le sofferenze di mio padre’.

27. Così Salomone depose Abiathar dalle funzioni di sacerdote dell'Eterno, adempiendo così la parola che l'Eterno avea pronunziata contro la casa di Eli a Sciloh.

28. E la notizia ne giunse a Joab, il quale avea seguito il partito di Adonija, benché non avesse seguito quello di Absalom. Egli si rifugiò nel tabernacolo dell'Eterno, e impugnò i corni dell'altare.

29. E fu detto al re Salomone: ‘Joab s'è rifugiato nel tabernacolo dell'Eterno, e sta presso l'altare’. Allora Salomone mandò Benaia, figliuolo di Jehoiada, dicendogli: ‘Va', avventati contro di lui!’

30. Benaia entrò nel tabernacolo dell'Eterno, e disse a Joab: ‘Così dice il re: Vieni fuori!’ Quegli rispose: ‘No! voglio morir qui!’ E Benaia riferì la cosa al re, dicendo: ‘Così ha parlato Joab e così m'ha risposto’.

31. E il re gli disse: ‘Fa' com'egli ha detto; avventati contro di lui e seppelliscilo; così toglierai d'addosso a me ed alla casa di mio padre il sangue che Joab sparse senza motivo.

32. E l'Eterno farà ricadere sul capo di lui il sangue ch'egli sparse, quando s'avventò contro due uomini più giusti e migliori di lui, e li uccise di spada, senza che Davide mio padre ne sapesse nulla: Abner, figliuolo di Ner, capitano dell'esercito d'Israele, e Amasa, figliuolo di Jether, capitano dell'esercito di Giuda.

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