Antico Testamento

Nuovo Testamento

1 Re 2:17-27 Versione Diodati Riveduta (RDV24)

17. Ed egli disse: ‘Ti prego, di' al re Salomone, il quale nulla ti negherà, che mi dia Abishag la Sunamita per moglie’.

18. Bath-Sceba rispose: ‘Sta bene, parlerò al re in tuo favore’.

19. Bath-Sceba dunque si recò dal re Salomone per parlargli in favore di Adonija. Il re si alzò per andarle incontro, le s'inchinò, poi si pose a sedere sul suo trono, e fece mettere un altro trono per sua madre, la quale si assise alla sua destra.

20. Ella gli disse: ‘Ho una piccola cosa da chiederti; non me la negare’. Il re rispose: ‘Chiedila pure, madre mia; io non te la negherò’.

21. Ed ella: ‘Diasi Abishag la Sunamita al tuo fratello Adonija per moglie’.

22. Il re Salomone, rispondendo a sua madre, disse: ‘E perché chiedi tu Abishag la Sunamita per Adonija? Chiedi piuttosto il regno per lui, giacché egli è mio fratello maggiore; chiedilo per lui, per il sacerdote Abiathar e per Joab, figliuolo di Tseruia!’

23. Allora il re Salomone giurò per l'Eterno, dicendo: ‘Iddio mi tratti con tutto il suo rigore, se Adonija non ha proferito questa parola a costo della sua vita!

24. Ed ora, com'è vero che vive l'Eterno, il quale m'ha stabilito, m'ha fatto sedere sul trono di Davide mio padre, e m'ha fondato una casa come avea promesso, oggi Adonija sarà messo a morte!’

25. E il re Salomone mandò Benaia, figliuolo di Jehoiada il quale s'avventò addosso ad Adonija sì che morì.

26. Poi il re disse al sacerdote Abiathar: ‘Vattene ad Anatoth, nelle tue terre, poiché tu meriti la morte; ma io non ti farò morire oggi, perché portasti davanti a Davide mio padre l'arca del Signore, dell'Eterno, e perché partecipasti a tutte le sofferenze di mio padre’.

27. Così Salomone depose Abiathar dalle funzioni di sacerdote dell'Eterno, adempiendo così la parola che l'Eterno avea pronunziata contro la casa di Eli a Sciloh.

Leggi il capitolo completo 1 Re 2