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1 Re 17:17-23 Versione Diodati Riveduta (RDV24)

17. Or dopo queste cose avvenne che il figliuolo di quella donna, ch'era la padrona di casa, si ammalò; e la sua malattia fu così grave, che non gli rimase più soffio di vita.

18. Allora la donna disse ad Elia: ‘Che ho io mai da far teco, o uomo di Dio? Sei tu venuto da me per rinnovar la memoria delle mie iniquità e far morire il mio figliuolo?’

19. Ei le rispose: ‘Dammi il tuo figliuolo’. E lo prese dal seno di lei, lo portò su nella camera dov'egli albergava, e lo coricò sul suo letto.

20. Poi invocò l'Eterno, e disse: ‘O Eterno, Iddio mio, colpisci tu di sventura anche questa vedova, della quale io sono ospite, facendole morire il figliuolo?’

21. Si distese quindi tre volte sul fanciullo, e invocò l'Eterno, dicendo: ‘O Eterno, Iddio mio, torni ti prego, l'anima di questo fanciullo in lui!’

22. E l'Eterno esaudì la voce d'Elia: l'anima del fanciullo tornò in lui, ed ei fu reso alla vita.

23. Elia prese il fanciullo, lo portò giù dalla camera al pian terreno della casa, e lo rimise a sua madre, dicendole: ‘Guarda! il tuo figliuolo è vivo’.

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