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1 Re 12:3-17 Versione Diodati Riveduta (RDV24)

3. e quivi lo mandarono a chiamare. Allora Geroboamo e tutta la raunanza d'Israele vennero a parlare a Roboamo, e gli dissero:

4. ‘Tuo padre ha reso duro il nostro giogo; ora rendi tu più lieve la dura servitù e il giogo pesante che tuo padre ci ha imposti, e noi ti serviremo’.

5. Ed egli rispose loro: ‘Andatevene, e tornate da me fra tre giorni’. E il popolo se ne andò.

6. Il re Roboamo si consigliò coi vecchi ch'erano stati al servizio del re Salomone suo padre mentre era vivo, e disse: ‘Che mi consigliate voi di rispondere a questo popolo?’

7. E quelli gli parlarono così: ‘Se oggi tu ti fai servo di questo popolo, se tu gli cedi, se gli rispondi e gli parli con bontà, ti sarà servo per sempre’.

8. Ma Roboamo abbandonò il consiglio datogli dai vecchi, e si consigliò coi giovani ch'eran cresciuti con lui ed erano al suo servizio,

9. e disse loro: ‘Come consigliate voi che rispondiamo a questo popolo che m'ha parlato dicendo: — Allevia il giogo che tuo padre ci ha imposto?’

10. E i giovani ch'erano cresciuti con lui, gli parlarono così: ‘Ecco quel che dirai a questo popolo che s'è rivolto a te dicendo: — Tuo padre ha reso pesante il nostro giogo, e tu ce lo allevia! — Gli risponderai così: — Il mio dito mignolo è più grosso del corpo di mio padre;

11. ora, mio padre vi ha caricati d'un giogo pesante, ma io lo renderò più pesante ancora; mio padre vi ha castigati con la frusta, e io vi castigherò coi flagelli a punte’.

12. Tre giorni dopo, Geroboamo e tutto il popolo vennero da Roboamo, come aveva ordinato il re dicendo: ‘Tornate da me fra tre giorni’.

13. E il re rispose aspramente, abbandonando il consiglio che i vecchi gli aveano dato;

14. e parlò al popolo secondo il consiglio dei giovani, dicendo: ‘Mio padre ha reso pesante il vostro giogo, ma io lo renderò più pesante ancora; mio padre vi ha castigati con la frusta, e io vi castigherò coi flagelli a punte’.

15. Così il re non diede ascolto al popolo; perché questa cosa era diretta dall'Eterno, affinché si adempisse la parola da lui detta per mezzo di Ahija di Scilo a Geroboamo, figliuolo di Nebat.

16. E quando tutto il popolo d'Israele vide che il re non gli dava ascolto, rispose al re, dicendo: ‘Che abbiam noi da fare con Davide? Noi non abbiam nulla di comune col figliuolo d'Isai! Alle tue tende, o Israele! Provvedi ora tu alla tua casa, o Davide!’ E Israele se ne andò alle sue tende.

17. Ma sui figliuoli d'Israele che abitavano nelle città di Giuda, regnò Roboamo.

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