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1 Re 12:24-33 Versione Diodati Riveduta (RDV24)

24. — Così parla l'Eterno: Non salite a combattere contro i vostri fratelli, i figliuoli d'Israele! Ognuno se ne torni a casa sua; perché questo è avvenuto per voler mio’. Quelli ubbidirono alla parola dell'Eterno, e se ne tornaron via secondo la parola dell'Eterno.

25. Geroboamo edificò Sichem nella contrada montuosa di Efraim, e vi si stabilì; poi uscì di là, ed edificò Penuel.

26. E Geroboamo disse in cuor suo: ‘Ora il regno potrebbe benissimo tornare alla casa di Davide.

27. Se questo popolo sale a Gerusalemme per offrir dei sacrifizi nella casa dell'Eterno, il suo cuore si volgerà verso il suo signore, verso Roboamo re di Giuda, e mi uccideranno, e torneranno a Roboamo re di Giuda’.

28. Il re, quindi, dopo essersi consigliato, fece due vitelli d'oro e disse al popolo: ‘Siete ormai saliti abbastanza a Gerusalemme! O Israele, ecco i tuoi dèi, che ti hanno tratto dal paese d'Egitto!’

29. E ne mise uno a Bethel, e l'altro a Dan.

30. Questo diventò un'occasione di peccato; perché il popolo andava fino a Dan per presentarsi davanti ad uno di que' vitelli.

31. Egli fece anche delle case d'alti luoghi, e creò dei sacerdoti presi qua e là di fra il popolo, e che non erano de' figliuoli di Levi.

32. Geroboamo istituì pure una solennità nell'ottavo mese, nel quindicesimo giorno del mese, simile alla solennità che si celebrava in Giuda, e offrì dei sacrifizi sull'altare. Così fece a Bethel perché si offrissero sacrifizi ai vitelli ch'egli avea fatti; e a Bethel stabilì i sacerdoti degli alti luoghi che aveva eretti.

33. Il quindicesimo giorno dell'ottavo mese, mese che aveva scelto di sua testa, Geroboamo salì all'altare che aveva costruito a Bethel, fece una festa per i figliuoli d'Israele, e salì all'altare per offrire profumi.

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