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Matteo 14:20-36 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (TILC)

20. Tutti mangiarono e ne ebbero abbastanza. Alla fine raccolsero i pezzi avanzati e ne riempirono dodici ceste.

21. Quelli che avevano mangiato erano circa cinquemila uomini, senza contare le donne e i bambini.

22. Subito dopo Gesù ordinò ai discepoli di salire in barca e di andare sull’altra riva del lago. Egli intanto avrebbe rimandato a casa la gente.

23. Dopo averla rimandata salì da solo sul monte a pregare.Venne la notte, e Gesù era ancora là, solo.

24. La barca era già molto lontana dalla spiaggia, ma aveva il vento contrario ed era sbattuta dalle onde.

25. Sul finire della notte, Gesù andò verso i suoi discepoli camminando sul lago.

26. Quando essi lo videro camminare sull’acqua si spaventarono. Dicevano:— È un fantasma! — e gridavano di paura.

27. Ma subito Gesù parlò:— Coraggio, sono io! Non abbiate paura!

28. Pietro rispose:— Signore, se sei tu, dimmi di venire verso di te, sull’acqua.

29. E Gesù gli disse:— Vieni!Pietro allora scese dalla barca e cominciò a camminare sull’acqua verso Gesù.

30. Ma vedendo la forza del vento, ebbe paura, cominciò ad affondare e gridò:— Signore! Salvami!

31. Gesù lo afferrò con la mano e gli disse:— Uomo di poca fede, perché hai dubitato?

32. Quando salirono insieme nella barca il vento cessò.

33. Allora gli altri che erano nella barca si misero in ginocchio di fronte a Gesù e dissero: «Tu sei veramente il Figlio di Dio!».

34. Attraversato il lago arrivarono nella regione di Genèsaret.

35. La gente del posto riconobbe Gesù e tutto intorno si sparse la voce che egli era arrivato. Allora gli portarono i loro malati,

36. e lo supplicarono di permettere che gli toccassero almeno l’orlo del mantello. E tutti quelli che lo toccavano erano guariti.

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