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Luca 16:21-28 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (TILC)

21. Aveva una gran voglia di sfamarsi con gli avanzi dei pasti di quel ricco. Perfino i cani venivano a leccargli le piaghe.

22. «Un giorno, il povero Lazzaro morì, e gli *angeli lo portarono accanto ad Abramo nella pace. Poi morì anche l’uomo ricco e fu sepolto.

23. Andò a finire all’inferno e soffriva terribilmente.«Alzando lo sguardo verso l’alto, da lontano vide Abramo e Lazzaro che era con lui.

24. «Allora gridò:— Padre Abramo, abbi pietà di me! Di’ a Lazzaro che vada a mettere la punta di un dito nell’acqua e mi rinfreschi la lingua. Io soffro terribilmente in queste fiamme!

25. «Ma Abramo gli rispose:— Figlio mio, ricordati che durante la tua vita hai già ricevuto molti beni, e Lazzaro ha avuto soltanto sofferenze. Ora invece, lui si trova nella gioia e tu soffri terribilmente.

26. Per di più, tra noi e voi c’è un grande *abisso: se qualcuno di noi vuole venire da voi non può farlo; così pure, nessuno di voi può venire da noi.

27. «Ma il ricco disse ancora:— Ti supplico, padre Abramo, almeno manda Lazzaro nella casa di mio padre.

28. Ho cinque fratelli e vorrei che Lazzaro li convincesse a non venire anche loro in questo luogo di tormenti.

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