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Giovanni 6:51-62 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (TILC)

51. Io sono il pane, quello vivo, venuto dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà per sempre. Il pane che io gli darò è il mio corpo, dato perché il mondo abbia la vita.

52. Gli avversari di Gesù si misero a discutere tra di loro. Dicevano:— Come può darci il suo corpo da mangiare?

53. Gesù replicò:— Io vi dichiaro una cosa: se non mangiate il corpo del *Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita.

54. Chi mangia il mio corpo e beve il mio sangue ha la vita eterna, e io lo risusciterò l’ultimo giorno;

55. perché il mio corpo è vero cibo e il mio sangue è vera bevanda.

56. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane unito a me e io a lui.

57. Il Padre è la vita: io sono stato mandato da lui e ho la vita grazie a lui; così, chi mangia me avrà la vita grazie a me.

58. Questo è il pane venuto dal cielo. Non è come il pane che mangiarono i vostri antenati e morirono ugualmente; chi mangia questo pane vivrà per sempre.

59. Così parlò Gesù insegnando nella sinagoga di Cafàrnao.

60. Molti discepoli, sentendo Gesù parlare così, dissero: «Adesso esagera! Chi può ascoltare cose simili?».

61. Ma Gesù si era accorto che i suoi discepoli protestavano, e disse loro: «Le mie parole vi scandalizzano?

62. Ma allora, che cosa direte se vedrete il Figlio dell’uomo tornare là dove era prima?

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