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Giovanni 3:20-34 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (TILC)

20. «Chi fa il male odia la luce e ne sta lontano perché la luce non faccia conoscere le sue opere a tutti.

21. Invece chi ubbidisce alla verità viene verso la luce, perché la luce faccia vedere a tutti che le sue opere sono compiute con l’aiuto di Dio».

22. Poi Gesù andò in Giudea con i suoi *discepoli; ci rimase qualche tempo e battezzava.

23. Anche Giovanni battezzava, a Ennòn, vicino a Salim, perché lì c’era molta acqua, e la gente veniva a farsi battezzare.

24. Questo accadeva quando Giovanni non era ancora stato messo in prigione.

25. Un tale, ebreo, cominciò a discutere dei riti di purificazione con i discepoli di Giovanni.

26. Poi essi andarono da Giovanni e gli dissero:— *Maestro, tu ci avevi parlato bene di quel Gesù che era con te dall’altra parte del Giordano. Ora battezza anche lui e tutti lo seguono.

27. Giovanni rispose:— Tutto quello che uno ha gli è dato da Dio.

28. Voi ricordate che ho detto: non sono io il *Messia, ma Dio mi ha mandato davanti a lui.

29. La sposa appartiene allo sposo; ∆l’amico dello sposo sta lì, lo ascolta e si rallegra delle sue parole. Questa è anche la mia gioia, e ora è completa.

30. È lui che deve diventare importante. Io invece devo mettermi da parte.

31. Chi viene dall’alto è al di sopra di tutti. Chi viene dalla terra appartiene alla terra, e parla come un uomo di questa terra; chi viene dal cielo

32. parla di ciò che ha visto e udito. Però nessuno accoglie la sua testimonianza.

33. Chi invece la accoglie, riconosce e afferma che Dio dice la verità.

34. L’inviato di Dio riferisce le parole di Dio; perché Dio gli ha dato tutto il suo Spirito.

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