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Giovanni 2:11-25 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (TILC)

11. Così Gesù fece il primo dei suoi segni miracolosi nella città di Cana, in Galilea, e manifestò la sua grandezza, e i suoi discepoli credettero in lui.

12. Dopo questo fatto andarono tutti a Cafàrnao, Gesù, sua madre, i fratelli e i suoi discepoli, e ci rimasero qualche giorno.

13. La festa ebraica della *Pasqua si avvicinava, e Gesù salì a Gerusalemme.

14. Nel cortile del *Tempio trovò i mercanti che vendevano buoi, pecore e colombe. C’erano anche i cambiamonete seduti dietro ai loro banchi.

15. Allora Gesù fece una frusta di cordicelle, scacciò tutti dal Tempio, con le pecore e i buoi, rovesciò i tavoli dei cambiamonete spargendo a terra i loro soldi.

16. Poi si rivolse ai venditori di colombe e disse: «Portate via di qua questa roba! Non riducete a un mercato la casa di mio Padre!».

17. Allora i suoi discepoli ricordarono la parola della *Bibbia che dice: L’amore per la tua casa è come un fuoco che mi consuma.

18. Intervennero alcuni capi ebrei e domandarono a Gesù:— Dacci una prova che hai l’autorità di fare queste cose.

19. Gesù rispose:— Distruggete questo Tempio! In tre giorni lo farò risorgere.

20. Quelli replicarono:— Ci sono voluti quarantasei anni per costruire questo Tempio, e tu in tre giorni lo farai risorgere?

21. Ma Gesù parlava del tempio del suo corpo.

22. Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che egli aveva detto questo, e credettero alle parole della Bibbia e a quelle di Gesù.

23. Gesù rimase a Gerusalemme durante le feste della Pasqua. Molti videro i *miracoli che faceva e credettero in lui.

24. Ma Gesù non si fidava di loro perché li conosceva tutti:

25. non aveva bisogno di informazioni, perché sapeva benissimo che cosa c’è nel cuore di ogni uomo.

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