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Filèmone 1:7-19 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (TILC)

7. Carissimo amico, tu hai saputo dare sollievo e conforto a molti cristiani, e questo tuo amore generoso ha dato grande gioia e consolazione anche a me.

8. Con la forza che mi viene da Cristo, potrei facilmente ordinarti di compiere quel che devi fare.

9. Tuttavia, preferisco farti una richiesta in nome dell’amore. Io, Paolo, vecchio e ora anche prigioniero a causa di Gesù Cristo,

10. ti chiedo un favore per Onèsimo. Qui in prigione egli ∆è diventato per me come un figlio.

11. E quell’Onèsimo che un tempo non ti è servito a nulla, ora invece può essere molto utile sia a te che a me.

12. Egli è come una parte di me stesso: io te lo rimando.

13. Sarei stato contento di poterlo tenere con me, ora che sono in prigione per aver annunziato Cristo. Avrebbe potuto aiutarmi al posto tuo.

14. Ma non voglio obbligarti a questo favore: preferisco che tu agisca spontaneamente. Perciò ho deciso di non far nulla senza che tu sia d’accordo.

15. Forse Onèsimo è stato separato da te, per qualche tempo, perché tu possa riaverlo per sempre.

16. Ora non accoglierlo più come uno schiavo. Egli è molto più che uno schiavo: è per te un caro fratello. È carissimo a me, tanto più deve esserlo a te, sia come uomo sia come credente.

17. Dunque se mi consideri tuo amico, accogli Onèsimo come accoglieresti me.

18. E se egli ti ha offeso o se deve restituirti qualcosa, metti tutto sul mio conto.

19. Ecco la garanzia scritta di mia mano: io, Paolo, pagherò per lui. Vorrei però ricordarti che anche tu hai qualche debito verso di me: mi devi te stesso.

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