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Filèmone 1:10-17 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (TILC)

10. ti chiedo un favore per Onèsimo. Qui in prigione egli ∆è diventato per me come un figlio.

11. E quell’Onèsimo che un tempo non ti è servito a nulla, ora invece può essere molto utile sia a te che a me.

12. Egli è come una parte di me stesso: io te lo rimando.

13. Sarei stato contento di poterlo tenere con me, ora che sono in prigione per aver annunziato Cristo. Avrebbe potuto aiutarmi al posto tuo.

14. Ma non voglio obbligarti a questo favore: preferisco che tu agisca spontaneamente. Perciò ho deciso di non far nulla senza che tu sia d’accordo.

15. Forse Onèsimo è stato separato da te, per qualche tempo, perché tu possa riaverlo per sempre.

16. Ora non accoglierlo più come uno schiavo. Egli è molto più che uno schiavo: è per te un caro fratello. È carissimo a me, tanto più deve esserlo a te, sia come uomo sia come credente.

17. Dunque se mi consideri tuo amico, accogli Onèsimo come accoglieresti me.

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