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Atti 7:13-21 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (TILC)

13. Quando tornarono la seconda volta, Giuseppe si fece riconoscere dai suoi fratelli, e così il faraone venne a sapere di che stirpe era Giuseppe.

14. Giuseppe allora mandò a chiamare Giacobbe suo padre e tutta la sua parentela: settantacinque persone in tutto.

15. Giacobbe si recò in Egitto e più tardi morì, lui e tutti i nostri antenati.

16. I loro corpi furono trasportati nella città di Sichem e furono deposti nel sepolcro che Abramo aveva comprato e pagato in denaro dai figli di Emor, in Sichem.

17. «Mentre si avvicinava il tempo nel quale Dio avrebbe realizzato la promessa fatta ad Abramo, il popolo cresceva e si moltiplicava in Egitto.

18. Un giorno un nuovo re, che non sapeva nulla di Giuseppe, salì sul trono d’Egitto.

19. Questo re perseguitò la nostra gente e agì astutamente contro di essa: costrinse i nostri padri ad abbandonare i loro bambini per farli morire.

20. In quel tempo nacque Mosè, un bambino straordinariamente bello. Per tre mesi fu allevato nella casa di suo padre.

21. Ma quando fu abbandonato, la figlia del faraone lo raccolse e lo allevò come fosse suo figlio.

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