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Atti 5:18-29 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (TILC)

18. fecero arrestare gli *apostoli e li gettarono in prigione.

19. Ma durante la notte un *angelo del Signore aprì le porte della prigione, li fece uscire e disse loro:

20. «Andate nel *Tempio e predicate al popolo tutto quello che riguarda la nuova vita».

21. Gli apostoli ubbidirono: di buon mattino andarono nel Tempio e si misero a insegnare.Nel frattempo, il sommo sacerdote e quelli che erano con lui convocarono i capi del popolo ebraico per una seduta di tutto il loro tribunale. Intanto diedero ordine che gli apostoli fossero portati fuori del carcere dinanzi a loro.

22. Ma quando le guardie arrivarono nella prigione non li trovarono. Allora tornarono subito indietro e riferirono:

23. «La prigione noi l’abbiamo trovata ben chiusa e le guardie stavano al loro posto davanti alle porte. Ma quando abbiamo aperto le porte, dentro non c’era nessuno».

24. Nel sentire queste cose il comandante delle guardie del Tempio e i capi dei sacerdoti non sapevano cosa pensare e si domandavano cosa poteva essere accaduto.

25. Allora si presentò un uomo e disse: «Ascoltate: quegli uomini che voi avete messo in prigione, ora si trovano nel Tempio e stanno insegnando al popolo».

26. Il comandante delle guardie partì subito con i suoi uomini per arrestare di nuovo gli apostoli, ma senza violenza, perché temevano di essere presi a sassate dalla gente.

27. Li portarono via e li fecero comparire davanti al tribunale. Il sommo sacerdote cominciò ad accusarli:

28. «Noi vi avevamo severamente proibito di insegnare nel nome di quell’uomo, e voi invece avete diffuso il vostro insegnamento per tutta Gerusalemme. Per di più, volete far cadere su di noi la responsabilità della sua morte».

29. Ma Pietro e gli apostoli risposero: «Si deve ubbidire a Dio piuttosto che agli uomini.

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