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Atti 23:13-26 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (TILC)

13. Quelli che avevano partecipato a questa congiura erano più di quaranta.

14. Essi andarono dai capi dei *sacerdoti e dai capi del popolo e dissero: «Noi ci siamo impegnati con solenne giuramento a non mangiare nulla finché non avremo ucciso Paolo.

15. Voi dunque, d’accordo con il tribunale ebraico, dite al comandante di portarvi qui Paolo. Il pretesto potrebbe essere questo: che voi volete esaminare un po’ meglio il suo caso. Noi intanto ci terremo pronti a ucciderlo prima che egli arrivi qui».

16. Ma un nipote di Paolo venne a sapere qualcosa di questa congiura. Perciò andò alla fortezza, entrò e informò Paolo.

17. Allora Paolo chiamò uno degli ufficiali e gli disse:— Accompagna questo ragazzo dal comandante; egli ha qualcosa da dirgli.

18. L’ufficiale lo prese con sé, lo portò dal comandante e gli disse:— Il prigioniero Paolo mi ha fatto chiamare e mi ha pregato di accompagnare da te questo giovane perché ha qualcosa da dirti.

19. Il comandante prese per mano quel giovane, si ritirò in disparte e gli domandò:— Che cosa hai da dirmi?

20. Egli rispose:— Gli Ebrei, tutti d’accordo, ti domanderanno di condurre Paolo domani davanti al loro tribunale con il pretesto di esaminare più accuratamente il suo caso.

21. Tu però non crederci perché ci sono più di quaranta Ebrei che stanno preparando un tranello a Paolo. Essi hanno giurato di non mangiare né bere prima di averlo ucciso. E ora sono già pronti, in attesa che tu lo faccia uscire dalla fortezza.

22. Allora il comandante gli raccomandò:— Non raccontare a nessuno le cose che mi hai detto!Poi lo lasciò andare.

23. Il comandante fece chiamare due ufficiali e disse loro: «Tenete pronti per stasera alle nove duecento soldati, settanta cavalieri e duecento uomini armati di lance: dovranno andare fino a Cesarèa.

24. Preparate anche alcuni cavalli per trasportare Paolo: egli deve arrivare sano e salvo dal governatore Felice».

25. Poi scrisse anche una lettera che pressappoco diceva:

26. «Claudio Lisia saluta Sua Eccellenza il governatore Felice.

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