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1 Corinzi 14:24-33 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (TILC)

24. Se invece tutti fanno discorsi da profeta, ed entra un non credente o un estraneo, si sentirà rimproverato e giudicato da tutto quel che ascolta.

25. I suoi pensieri segreti verranno posti in chiaro. Allora, si getterà faccia a terra e adorerà Dio dicendo: «Dio è veramente tra voi».

26. Quindi, fratelli, che cosa concludere? Quando vi riunite, ognuno può cantare, o dare un insegnamento, o trasmettere una rivelazione, o parlare in una lingua sconosciuta e interpretare quella lingua. Ebbene, tutto questo abbia lo scopo di far crescere la comunità.

27. Quando si parla in una lingua sconosciuta, siano al massimo due o tre a farlo, uno dopo l’altro, e poi qualcuno spieghi.

28. Se non vi è interprete, chi vorrebbe parlare in una lingua sconosciuta stia invece zitto in *assemblea, parli solo a se stesso e a Dio.

29. Lo stesso vale per i *profeti. Parlino due o tre, e gli altri giudicheranno.

30. Se però uno che sta seduto riceve una rivelazione da Dio, il primo smetta di parlare.

31. Così, uno dopo l’altro, potrete tutti profetizzare per istruire e incoraggiare gli uditori.

32. Chi profetizza deve controllare il suo dono.

33. Dio infatti non vuole il disordine, ma la pace.Come in tutte le comunità di credenti,

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