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1 Corinzi 11:25-34 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (TILC)

25. Poi, dopo aver cenato, fece lo stesso col calice. Lo prese e disse: «Questo calice è la nuova *alleanza che Dio stabilisce per mezzo del mio sangue. Tutte le volte che ne berrete, fate questo in memoria di me».

26. Infatti, ogni volta che mangiate di questo pane e bevete da questo calice, voi annunziate la morte del Signore, fino a quando egli ritornerà.

27. Perciò, chi mangia il pane del Signore o beve il suo calice in modo indegno, si rende colpevole verso il corpo e il sangue del Signore.

28. Ciascuno perciò prima esamini se stesso, e poi mangi di quel pane e beva da quel calice.

29. Perché, chi mangia del pane e beve dal calice senza riconoscere il corpo del Signore, mangia e beve la sua propria condanna.

30. Per questa ragione vi sono tra voi molti malati e molti infermi, e parecchi sono morti.

31. Però, se ci esaminiamo attentamente, non cadremo sotto la condanna di Dio.

32. D’altra parte, se il Signore ci punisce, lo fa per correggerci e per non condannarci insieme con il mondo.

33. Così, fratelli, quando vi riunite per la Cena in comune, aspettatevi gli uni gli altri.

34. Se qualcuno ha fame, mangi a casa sua, così Dio non dovrà punirvi per il modo con il quale vi riunite. Le altre questioni le metterò in ordine quando verrò.

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