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Zaccaria 1:11-17 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (TILC)

11. Allora i cavalieri riferirono all’angelo del Signore che stava tra i mirti:— Abbiamo percorso tutta la terra: ovunque c’è calma e tranquillità.

12. L’angelo esclamò:— Signore dell’universo, eppure sono settant’anni che sei adirato con Gerusalemme e le altre città della regione di Giuda. Fino a quando non ne avrai pietà?

13. Allora il Signore si rivolse all’angelo con parole di conforto.

14. L’angelo, incaricato di parlarmi, mi ordinò di proclamare questo messaggio del Signore dell’universo: «Io amo tanto Gerusalemme la città di Sion,

15. sono invece molto adirato con le nazioni troppo sicure di sé. Infatti, quando limitavo la mia collera contro il mio popolo, esse hanno contribuito alla sua rovina.

16. Quindi annunzio che io, il Signore dell’universo, sono ritornato a Gerusalemme per mostrarle la mia bontà. Il mio tempio sarà ricostruito e la corda del muratore sarà tesa di nuovo sopra Gerusalemme».

17. L’angelo mi disse di comunicare anche questo messaggio: «Io, il Signore dell’universo, annunzio che le mie città saranno di nuovo fiorenti. Consolerò ancora Sion, sceglierò ancora Gerusalemme».

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