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Levitico 5:3-15 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (TILC)

3. «Altro caso: se uno entra in contatto con una persona colpita da un’impurità che si trasmette, qualunque essa sia, anche se non se n’è reso conto, quando viene a saperlo diventa colpevole.

4. «Altro caso: se una persona si lascia sfuggire, per leggerezza, un giuramento riguardo a qualcosa, sia a vantaggio sia a danno di qualcuno, quando se ne rende conto, ne diventa colpevole.

5. «Quando uno è divenuto colpevole di una di queste cose, deve riconoscere di aver commesso un peccato.

6. Allora, per ricevere il perdono della colpa commessa, dovrà presentare una pecora o una capra che verrà offerta come sacrificio al Signore, per riparare il peccato. Così il sacerdote compie per lui il sacrificio per il perdono dei peccati».

7. «Se uno non ha mezzi per procurarsi una pecora o una capra da offrire in riparazione del peccato commesso, potrà portare al Signore due tortore o due piccioni: uno degli uccelli serve al sacrificio per il perdono dei peccati, l’altro al sacrificio completo.

8. Li consegnerà al sacerdote, che presenterà al Signore prima l’uccello offerto per ricevere il perdono: gli romperà la nuca ma senza staccare la testa;

9. poi spargerà una parte del sangue lungo la parete dell’altare e il resto alla base dell’altare. Questo è un sacrificio per il perdono di un peccato.

10. Poi il sacerdote offrirà il secondo uccello, come sacrificio completo, secondo le regole stabilite. Così compie per il colpevole il sacrificio per il perdono dei peccati, e quello riceve il perdono di Dio.

11. «Se uno non può procurarsi due tortore o due piccioni, può portare due chili di farina, come offerta per il perdono del suo peccato: ma non deve metterci sopra né olio né incenso, perché è un’offerta per il perdono dei peccati.

12. Porterà la farina al sacerdote, che ne prenderà una manciata come memoriale, e la brucerà sull’altare insieme agli altri sacrifici consumati dal fuoco in onore del Signore. Questa è un’offerta per il perdono dei peccati.

13. Così il sacerdote compie per il colpevole il sacrificio per il perdono dei peccati, e quello riceve il perdono di Dio. Il sacerdote compie questo rito, come nel caso di un’offerta vegetale».

14. Il Signore disse a Mosè:

15. «Se qualcuno, per errore, commette una grave mancanza riguardo alle cose consacrate al Signore, si comporterà così: deve offrire al Signore, in riparazione, un montone senza difetti, che costi un certo numero di monete d’argento, secondo l’unità di peso in vigore presso il santuario: questo animale servirà per il sacrificio di riparazione.

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