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Levitico 13:34-53 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (TILC)

34. Alla fine della settimana, il sacerdote esamina la parte malata: se il male non si è esteso sulla pelle e non forma cavità, il sacerdote dichiara la persona pura. Essa deve soltanto lavare i suoi vestiti e sarà pura.

35. Ma se la tigna si estende sul corpo, dopo che il sacerdote aveva dichiarato pura questa persona,

36. il sacerdote rifà un esame: se la tigna si è effettivamente estesa sulla pelle, il sacerdote non ha bisogno di vedere se ci sono peli giallicci, perché quell’uomo è evidentemente impuro.

37. Se invece la parte colpita non ha visibilmente cambiato aspetto e se ci sono peli scuri, significa che il male è guarito e che la persona è pura. Allora il sacerdote la dichiara pura.

38. «Quando un uomo o una donna vede comparire sulla pelle macchie bianche,

39. il sacerdote le esamina: se le macchie sono di un bianco pallido, la malattia che si è sviluppata non è grave e la persona resta pura.

40. «Quando un uomo perde i capelli e diventa calvo, resta puro.

41. Se perde i capelli sul davanti e ha la fronte calva, resta ugualmente puro.

42. Ma se nella parte calva del capo o sulla fronte compaiono macchie di un bianco rossastro, si tratta di una forma di lebbra che si sviluppa.

43. Il sacerdote la esamina: se trova nella parte calva dei gonfiori di un bianco rossastro, somiglianti alla lebbra,

44. l’uomo è colpito da una forma di lebbra ed è impuro; il sacerdote lo dichiara impuro, a causa del male dal quale è stato colpito alla testa.

45. «L’uomo colpito da lebbra deve portare vestiti strappati, stare a capo scoperto e coprirsi la parte bassa del viso; egli deve gridare: “Impuro! Impuro!”.

46. Egli è impuro per tutto il tempo durante il quale è colpito dal suo male; per questo dovrà abitare da solo, fuori dell’accampamento».

47. «Quando macchie di muffa compaiono su vestiti di lana o di lino,

48. su stoffe o su manufatti di lana o di lino, su pellami oppure oggetti di cuoio,

49. se queste macchie sono verdastre o rossastre, si tratta di muffa che si deve far esaminare al sacerdote.

50. Il sacerdote, dopo averla esaminata, conserva per una settimana sotto chiave l’oggetto colpito.

51. Il settimo giorno rifà l’esame: se la macchia si è estesa sull’oggetto, si tratta di una muffa che non si può eliminare: l’oggetto è impuro.

52. Il sacerdote brucia allora il vestito, la stoffa, il manufatto in lana o in lino, o l’oggetto in cuoio. Poiché non si può eliminare la muffa, l’oggetto dev’essere distrutto con il fuoco.

53. Ma se, esaminandolo, il sacerdote costata che la macchia non si è estesa sull’oggetto,

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