Antico Testamento

Nuovo Testamento

Isaia 37:22-30 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (TILC)

22. Ecco la mia risposta contro di lui:Gerusalemme, la fanciulla, ti ha disprezzato,la città di Sion ti ha deriso, o Sennàcherib!

23. Ma sai tu chi hai insultato e ingiuriato?Contro chi hai alzato la voce?Verso chi sei stato insolente?Verso di me, il Santo d’Israele!

24. I tuoi servi hai mandatoa insultarmi con queste parole:“In piedi sul mio carro,sono salito sulle cime dei monti,sulle vette del Libano.Ho abbattuto i suoi cedri più alti,i suoi pini più belli.Delle sue foreste i posti più remoti ho raggiunto.

25. Ho scavato pozzi e bevuto acque di terre straniere,posso asciugare al mio passaggio tutti i canali d’Egitto”.

26. Ma tu, Sennàcherib, devi sapere:da tempo avevo questo progetto;l’ho pensato in tempi lontani,ora l’ho realizzato.Era deciso che tu abbattessigrandi città fortificate.

27. I loro abitanti, indifesi, spaventati e storditi,erano simili all’erba dei campio alle erbacce sui tetti, seccate dal vento d’oriente.

28. Io so tutto di te,quel che fai e dove vai:tu sei infuriato contro di me.

29. Per questa tua irae per l’insolenza che mi è giunta all’orecchio,ti metterò un anello al nasoe tra le labbra un morsoper farti rifare all’indietrola strada che hai percorso fin qui!».

30. Poi Isaia disse al re Ezechia: «Ecco un segno di quel che accadrà: quest’anno mangerete il grano cresciuto dalle spighe rimaste sul campo, l’anno prossimo il frutto dei semi caduti fuori del campo. Ma l’anno dopo seminate e mietete pure, piantate vigne e mangiate l’uva.

Leggi il capitolo completo Isaia 37