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Isaia 27:7-11 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (TILC)

7. Il Signore ha punito il popolo d’Israele ma è stato più severo con i suoi oppressori. Non lo ha distrutto, come invece ha fatto con quelli che volevano annientarlo.

8. Lo ha castigato e cacciato via, lontano dalla sua terra. Lo ha travolto con la stessa forza di un turbine di vento che viene da oriente.

9. Ma i peccati del popolo saranno perdonati. Allora verranno abbattuti gli altari degli idoli, le loro pietre andranno in polvere come calce. Non resterà in piedi nessun altare e nessun palo sacro.

10. La città fortificata è in rovina, in una solitudine di deserto. È diventata un luogo di pascolo, dove possono sdraiarsi e nutrirsi i vitelli.

11. I rami degli alberi sono secchi e spezzati, e le donne li raccolgono come legna per il fuoco. Israele è un popolo davvero privo di senno: ha costretto Dio, il suo creatore, a non avere pietà di lui né a usargli misericordia.

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