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Giudici 9:30-39-40 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (TILC)

30. Zebul, il comandante della città, venne a sapere quello che aveva detto Gaal, figlio di Ebed, e andò su tutte le furie.

31. Di nascosto, mandò messaggeri a dire ad Abimèlec: «Gaal è venuto a Sichem con i suoi fratelli e incita la città a ribellarsi contro di te.

32. Muoviti stanotte con i tuoi uomini; nascondetevi nella campagna.

33. Domattina alzatevi al levar del sole e preparatevi ad attaccare la città. Quando Gaal e i suoi uomini usciranno per marciare contro di te, tu potrai prenderli di sorpresa e li tratterai come si meritano».

34. Quella stessa notte Abimèlec partì con i suoi uomini. Vicino a Sichem si divisero in quattro gruppi e si nascosero.

35. Il mattino seguente, quando Gaal, figlio di Ebed, uscì dalla porta della città, Abimèlec e le sue truppe saltarono fuori dai nascondigli.

36. Gaal li vide e disse a Zebul:— Guarda: c’è della gente che scende dall’alto delle montagne.Zebul gli rispose:— Non sono persone. Sono solo ombre delle montagne.

37. Gaal disse di nuovo:— Guarda! Una schiera scende dal colle dell’Ombelico della terra e un’altra segue la strada della Quercia dei Maghi.

38. Zebul gli disse:— Dov’è finita la tua boria? Dicevi: «Chi è Abimèlec? Perché dobbiamo stargli sottomessi?». Eccoli là quelli che hai trattato con tanto disprezzo. Va’ a combatterli!

39-40. Gaal, alla testa dei proprietari di Sichem, uscì ad attaccare Abimèlec, ma egli lo costrinse a fuggire verso la città. Lungo la strada fino alla porta, i morti e i feriti furono moltissimi.

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