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Giudici 4:13-24 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (TILC)

13. egli trasferì tutti i suoi novecento carri da guerra di ferro, e le sue truppe. Da Caroset-Goìm andarono verso il torrente Kison.

14. Allora Dèbora disse a Barak: «Su, coraggio! Il Signore combatte per te! Oggi stesso farà cadere Sisara nelle tue mani». Barak scese dal monte Tabor seguito dai suoi diecimila soldati.

15. Il Signore, alla testa dell’esercito di Barak, sbaragliò Sisara con tutti i suoi carri e le sue truppe. Sisara saltò giù dal carro e scappò a piedi.

16. Barak inseguì il carro di Sisara e le sue truppe fino a Caroset-Goìm; tutti i soldati di Sisara furono uccisi e non se ne salvò nemmeno uno.

17. Intanto Sisara corse a piedi fino alla tenda di Giaele, la moglie di Cheber il Kenita, che era alleato di Iabin, re di Asor.

18. Giaele andò incontro a Sisara e gli disse:— Fermati! Fermati qui da me! Non aver paura.Egli entrò nella sua tenda e lei lo coprì con un tappeto.

19. Egli le disse:— Ho sete. Dammi un po’ d’acqua da bere.Essa prese del latte, gli diede da bere e lo coprì di nuovo.

20. Lui le disse ancora:— Sta’ davanti alla tenda. Se ti domandano:«C’è qualcuno?», rispondi di no.

21. Sisara era molto stanco e si addormentò subito. Allora Giaele, moglie di Cheber, tolse un picchetto dalla tenda, prese in mano un martello e si avvicinò a Sisara senza far rumore. Gli conficcò nelle tempia il picchetto, ma così forte che rimase piantato anche in terra. Sisara passò dal sonno alla morte.

22. Barak continuava a inseguire Sisara. Giaele gli andò incontro e gli disse: «Vieni, ti farò vedere l’uomo che cerchi». Egli entrò nella tenda: Sisara era steso a terra, morto, con il picchetto piantato nelle tempia.

23. Quel giorno il Signore stroncò davanti a Israele la prepotenza di Iabin, re di Canaan.

24. Da allora, Israele non diede più tregua a Iabin, re di Canaan, finché lo eliminò.

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