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Giudici 3:7-16 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (TILC)

7. Il popolo d’Israele andò contro la volontà del Signore: dimenticò il suo Dio e cominciò ad adorare i Baal e le Asere.

8. Il Signore non sopportò più gli Israeliti e li fece cadere in mano a un re della Mesopotamia settentrionale, Cusan-Risatàim; essi rimasero sotto il suo dominio per otto anni.

9. Allora gli Israeliti invocarono l’aiuto del Signore, ed egli diede loro un liberatore: Otnièl, figlio di Kenaz, il fratello minore di Caleb.

10. Lo spirito del Signore venne sopra di lui ed egli diventò giudice, capo d’Israele. Attaccò il re dell’Alta Mesopotamia Cusan-Risatàim e il Signore gli diede la vittoria. Otnièl fu il più forte.

11. Così, il popolo d’Israele visse in pace nella sua terra per quarant’anni, fino alla morte di Otnièl.

12. Gli Israeliti andarono di nuovo contro la volontà del Signore. Per punirli il Signore rese Eglon, re di Moab, più forte d’Israele.

13. Eglon radunò gli Ammoniti e gli Amaleciti, attaccò Israele, lo sconfisse e occupò la città delle Palme.

14. Gli Israeliti rimasero per diciotto anni sotto il dominio di Eglon, re di Moab.

15. Allora invocarono l’aiuto del Signore e il Signore diede loro un liberatore: Eud, figlio di Ghera. Egli apparteneva alla tribù di Beniamino ed era mancino. Gli Israeliti incaricarono Eud di portare a Eglon, re di Moab, il tributo che dovevano pagare.

16. Eud si fece una spada a doppio taglio lunga quasi mezzo metro, se l’appese al fianco destro e la nascose sotto il vestito.

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