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Giudici 3:5-13 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (TILC)

5. Così, il popolo dovette abitare in un paese ancora occupato da Cananei, Ittiti, Amorrei, Perizziti, Evei e Gebusei.

6. Gli Israeliti, uomini e donne, si sposarono con gli stranieri e adorarono i loro dèi.

7. Il popolo d’Israele andò contro la volontà del Signore: dimenticò il suo Dio e cominciò ad adorare i Baal e le Asere.

8. Il Signore non sopportò più gli Israeliti e li fece cadere in mano a un re della Mesopotamia settentrionale, Cusan-Risatàim; essi rimasero sotto il suo dominio per otto anni.

9. Allora gli Israeliti invocarono l’aiuto del Signore, ed egli diede loro un liberatore: Otnièl, figlio di Kenaz, il fratello minore di Caleb.

10. Lo spirito del Signore venne sopra di lui ed egli diventò giudice, capo d’Israele. Attaccò il re dell’Alta Mesopotamia Cusan-Risatàim e il Signore gli diede la vittoria. Otnièl fu il più forte.

11. Così, il popolo d’Israele visse in pace nella sua terra per quarant’anni, fino alla morte di Otnièl.

12. Gli Israeliti andarono di nuovo contro la volontà del Signore. Per punirli il Signore rese Eglon, re di Moab, più forte d’Israele.

13. Eglon radunò gli Ammoniti e gli Amaleciti, attaccò Israele, lo sconfisse e occupò la città delle Palme.

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