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Giudici 3:23-30 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (TILC)

23. Ma prima di uscire chiuse la porta e mise il chiavistello.

24. Eud si allontanò. Quando i servi vennero e videro che la porta del piano di sopra era sprangata, pensarono che Eglon fosse dentro per i suoi bisogni.

25. A un certo punto cominciarono a preoccuparsi perché la porta del piano di sopra restava sempre chiusa. Allora presero la chiave e spalancarono la porta: il loro padrone era steso a terra, morto.

26. Nel frattempo Eud era fuggito e ormai si era messo in salvo verso Seirà, oltre il luogo degli Idoli.

27. Appena arrivò sulle alture di Èfraim, Eud fece dare il segnale di battaglia e gli Israeliti corsero giù per mettersi ai suoi ordini.

28. Egli disse loro: «Seguitemi tutti! Oggi il Signore vi dà la vittoria sui Moabiti, i vostri nemici». Scesero dietro a Eud, e tennero sotto il loro controllo il posto dove i Moabiti volevano attraversare il Giordano: non ne lasciarono passare nemmeno uno.

29. Quel giorno uccisero diecimila dei migliori soldati moabiti: neppure uno di loro si salvò.

30. Da allora, i Moabiti rimasero sotto il dominio d’Israele. Il popolo visse in pace nella sua terra per ottant’anni.

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