19. Egli invece tornò indietro dal luogo detto degli Idoli vicino a Gàlgala, si presentò di nuovo al re e gli disse: — Ho un messaggio segreto per te.Eglon gli disse:— Aspetta! — e fece uscire i servi.
20. Stava seduto in una camera al piano superiore a lui riservata per prendere fresco. Eud gli si avvicinò e disse:— Quello che ho da dirti viene da Dio!Il re allora si alzò in piedi
21. ed Eud con la sinistra tirò fuori la spada dal fianco e gliela piantò nel ventre;
22. essa penetrò dentro tutta intera, lama e impugnatura, tanto che il grasso la ricoprì; senza nemmeno estrarla, Eud uscì dalla finestra.
23. Ma prima di uscire chiuse la porta e mise il chiavistello.
24. Eud si allontanò. Quando i servi vennero e videro che la porta del piano di sopra era sprangata, pensarono che Eglon fosse dentro per i suoi bisogni.
25. A un certo punto cominciarono a preoccuparsi perché la porta del piano di sopra restava sempre chiusa. Allora presero la chiave e spalancarono la porta: il loro padrone era steso a terra, morto.
26. Nel frattempo Eud era fuggito e ormai si era messo in salvo verso Seirà, oltre il luogo degli Idoli.
27. Appena arrivò sulle alture di Èfraim, Eud fece dare il segnale di battaglia e gli Israeliti corsero giù per mettersi ai suoi ordini.
28. Egli disse loro: «Seguitemi tutti! Oggi il Signore vi dà la vittoria sui Moabiti, i vostri nemici». Scesero dietro a Eud, e tennero sotto il loro controllo il posto dove i Moabiti volevano attraversare il Giordano: non ne lasciarono passare nemmeno uno.
29. Quel giorno uccisero diecimila dei migliori soldati moabiti: neppure uno di loro si salvò.
30. Da allora, i Moabiti rimasero sotto il dominio d’Israele. Il popolo visse in pace nella sua terra per ottant’anni.
31. Dopo Eud venne Samgar, figlio di Anat. Anch’egli liberò Israele: con un pungolo da buoi uccise seicento Filistei.