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Giudici 3:16-27 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (TILC)

16. Eud si fece una spada a doppio taglio lunga quasi mezzo metro, se l’appese al fianco destro e la nascose sotto il vestito.

17. Portò il tributo al re di Moab, Eglon, che era molto grasso.

18. Dopo aver consegnato il tributo, Eud ordinò agli uomini che lo avevano accompagnato di mettersi in viaggio verso casa.

19. Egli invece tornò indietro dal luogo detto degli Idoli vicino a Gàlgala, si presentò di nuovo al re e gli disse: — Ho un messaggio segreto per te.Eglon gli disse:— Aspetta! — e fece uscire i servi.

20. Stava seduto in una camera al piano superiore a lui riservata per prendere fresco. Eud gli si avvicinò e disse:— Quello che ho da dirti viene da Dio!Il re allora si alzò in piedi

21. ed Eud con la sinistra tirò fuori la spada dal fianco e gliela piantò nel ventre;

22. essa penetrò dentro tutta intera, lama e impugnatura, tanto che il grasso la ricoprì; senza nemmeno estrarla, Eud uscì dalla finestra.

23. Ma prima di uscire chiuse la porta e mise il chiavistello.

24. Eud si allontanò. Quando i servi vennero e videro che la porta del piano di sopra era sprangata, pensarono che Eglon fosse dentro per i suoi bisogni.

25. A un certo punto cominciarono a preoccuparsi perché la porta del piano di sopra restava sempre chiusa. Allora presero la chiave e spalancarono la porta: il loro padrone era steso a terra, morto.

26. Nel frattempo Eud era fuggito e ormai si era messo in salvo verso Seirà, oltre il luogo degli Idoli.

27. Appena arrivò sulle alture di Èfraim, Eud fece dare il segnale di battaglia e gli Israeliti corsero giù per mettersi ai suoi ordini.

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