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Giudici 16:1-11 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (TILC)

1. Un giorno Sansone si recò a Gaza; incontrò una prostituta e andò con lei.

2. Gli abitanti di Gaza vennero a sapere che c’era Sansone; si appostarono lì attorno, e sorvegliarono tutta la notte le porte della città. Decisero di aspettare l’alba e non si mossero per tutta la notte.

3. Ma Sansone rimase a letto soltanto fino a mezzanotte. Poi si alzò, afferrò la porta della città e la strappò via tutta intera: battenti, stipiti e sbarra. Se la caricò sulle spalle e la portò sulla cima della montagna che è di fronte a Ebron.

4. Qualche tempo dopo, Sansone si innamorò di una donna della valle di Sorek, che si chiamava Dalila.

5. I capi dei Filistei andarono da lei e le dissero: «Con le tue carezze guarda di farti dire da Sansone perché è così forte, e come si può fare a domarlo. Se puoi scoprire il modo di legarlo e renderlo innocuo, noi ti daremo millecento monete d’argento ciascuno».

6. Dalila disse a Sansone:— Dimmi un po’: perché sei così forte? È possibile legarti e renderti innocuo?

7. Sansone rispose:— Se uno mi lega con sette corde d’arco, nuove e non ancora secche, io divento debole come qualsiasi altro uomo.

8. I capi dei Filistei portarono a Dalila sette corde d’arco, nuove e ancora fresche, ed essa lo legò.

9. Alcuni uomini erano nascosti in agguato in una stanza. Dalila gridò: «Sansone, i Filistei ti sono addosso!». Ma egli strappò le corde come si spezza un filo appena lo tocca il fuoco. Così il segreto della sua forza rimase nascosto.

10. Dalila disse a Sansone:— Tu mi hai presa in giro e hai raccontato storie. Ora dimmi davvero come si fa a legarti.

11. Sansone rispose:— Se uno mi lega con delle funi nuovissime, io divento debole come qualsiasi altro uomo.

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