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Giudici 11:18-35 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (TILC)

18. «Quando ripresero la loro marcia nel deserto, fecero il giro attorno ai territori di Edom e di Moab. Giunsero così a oriente del paese di Moab, e posero il loro accampamento sulla riva del torrente Arnon. Ma non oltrepassarono l’Arnon, perché segnava il confine del territorio di Moab.

19. Allora gli Israeliti mandarono messaggeri a Sicon, re degli Amorrei, che abitava a Chesbon. Gli chiesero: “Lasciaci attraversare il tuo territorio per raggiungere la nostra terra”.

20. «Sicon non si fidò di lasciar passare gli Israeliti per il suo territorio; anzi, radunò l’esercito, pose l’accampamento a Iaas e attaccò Israele.

21. Ma il Signore, Dio d’Israele, diede agli Israeliti la vittoria su Sicon e il suo esercito. Così gli Israeliti presero possesso di tutto il territorio degli Amorrei.

22. Occuparono tutta la zona dal torrente Arnon al torrente Iabbok, e dal deserto fino al Giordano.

23. «Dunque il Signore, Dio d’Israele, ha cacciato via gli Amorrei per far posto a noi Israeliti. E ora voi Ammoniti vorreste cacciar via noi?

24. Nessuno vi toglie il territorio che vi ha dato il vostro dio Camos. E noi perché non dovremmo tenerci il territorio che il Signore nostro Dio ha tolto agli altri per darlo a noi?

25. E tu, re di Ammon, credi di valere più del re di Moab, Balak figlio di Sippor? Ebbene, egli non ha mai avanzato pretese contro Israele e non gli ha mai mosso guerra.

26. Inoltre è da trecento anni che noi Israeliti occupiamo le città di Chesbon, Aroèr, i loro dintorni e tutte le città situate sulla sponda del torrente Arnon. Perché non ve le siete riprese in tutto questo tempo?

27. Io non vi ho proprio fatto nessun torto. Sei tu invece ad aggredirmi ingiustamente. Il Signore è il giudice. Oggi stesso egli farà giustizia tra noi e voi».

28. Ma il re degli Ammoniti non diede retta al messaggio di Iefte.

29. Lo spirito del Signore scese sopra Iefte. Egli attraversò i territori di Gàlaad e della tribù di Manasse; tornò a Mispa, e raggiunse i confini degli Ammoniti.

30. Iefte fece un voto al Signore: «Se mi farai vincere gli Ammoniti,

31. quando tornerò dalla vittoria, destinerò a te e brucerò come sacrificio la prima creatura che uscirà di casa mia per venirmi incontro».

32. Poi Iefte attraversò il torrente per attaccare gli Ammoniti, e il Signore gli diede la vittoria.

33. Egli conquistò la zona di Aroèr dai dintorni di Minnit fino ad Abel-Cheramìm, venti città in tutto. Fu una dura sconfitta per gli Ammoniti e un grande trionfo per Israele.

34. Quando Iefte tornò a casa a Mispa, gli uscì incontro sua figlia, danzando al suono del tamburello. Era la sua unica figlia: Iefte non aveva altri figli, né maschi né femmine.

35. Appena la vide, Iefte, disperato, si stracciò i vestiti e gridò:— Figlia mia! tu mi spezzi il cuore. Perché devi essere proprio tu la causa di un grande dolore? Io ho fatto una solenne promessa al Signore, e ora non posso tirarmi indietro.

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