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Giudici 1:13-21 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (TILC)

13. La città fu conquistata da Otnièl, figlio di Kenaz, fratello minore di Caleb, e Caleb gli diede in moglie la figlia Acsa.

14. Otnièl aveva convinto Acsa a chiedere a suo padre un pezzo di terra. Il giorno delle nozze Acsa scese dall’asino e Caleb le domandò cos’altro voleva.

15. Rispose: «Fammi ancora un regalo. La terra che mi hai dato si trova in un luogo arido: lasciami qualche sorgente d’acqua». Allora il padre le regalò anche due sorgenti vicine al campo.

16. I discendenti del Kenita suocero di Mosè si spostarono con gli uomini di Giuda, partirono dalla città delle Palme, giunsero nella zona desertica a sud di Arad e si stabilirono in mezzo al popolo.

17. Gli uomini di Giuda e i loro fratelli della tribù di Simeone si rimisero in marcia e sconfissero i Cananei della città di Sefat. La città fu destinata allo sterminio e distrutta; perciò da allora si chiama Corma (Sterminio).

18. I soldati di Giuda conquistarono anche la città di Gaza, Àscalon ed Ekron e i territori circostanti.

19. Aiutati dal Signore, ottennero il controllo di tutta la zona di montagna. Però non riuscirono a scacciare gli abitanti della vallata, perché essi usavano carri da guerra di ferro.

20. Come aveva deciso Mosè, la città di Ebron fu assegnata a Caleb, che scacciò da essa le tre famiglie discendenti da Anak.

21. Invece, gli uomini della tribù di Beniamino non scacciarono i Gebusei da Gerusalemme. E i Gebusei vi sono rimasti fino a oggi.

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